Piatti della tradizione romana: il Maritozzo

Di antichissima origine, il maritozzo è un dolce che ti sorprenderà.  Se poi lo si gusta farcito di sofficissima panna montata, ecco a te uno dei peccati di gola più amati dai romani.

Le origini del nome ci riportano nell’antica Roma prima, e nel Medioevo poi, dove veniva preparato con uvetta, canditi e pinoli . Inizialmente era il pane di ristoro del braccianti, poi sitrasformò nella deroga al digiuno liturgico. Si mangiava, infatti, nel periodo di Quaresima, prendendo il nome di “er santo maritozzo” o “Quaresimale”.

maritozzo alla panna puff pastry with whip cream

Le Origini della tradizione del maritozzo a Roma

Secondo una prima versione, l’origine della parola Maritozzo deriva dall’usanza da parte dei ragazzi di offrire questo dolcetto alla propria fidanzata ogni primo venerdì di marzo. Al suo interno nascondevano un piccolo dono per l’amata, come un anello o un gioiello. Pare che la futura sposa, dopo averlo ricevuto in dono, fosse solita chiamare, in modo scherzoso, maritozzo il proprio fidanzato. Una seconda versione delle origini del Maritozzo racconta che fossero invece le mogli a preparare questa semplice ricetta per i propri mariti che andavano quotidianamente a lavorare nei campi. Questa piccola pagnotta, semplice ma consistente, veniva preparata con farina, uovo, strutto, sale, miele e uvetta. Rappresentava una pausa energetica e ristoratrice durante il duro lavoro. Ad ogni modo, sembra che il Maritozzo fosse un dolce strettamente riconducibile alla figura dei due amati, allo scambio di promesse e, più in generale, all’amore.

Gli sviluppi

Rispetto alla più antica ricetta, il Maritozzo giunto fino ai giorni nostri è più simile a quello preparato qualche secolo fa, in epoca medievale, in particolare in occasione delle festività religiose e in un primo momento all’interno dei conventi. È in questo periodo che si sviluppa la ricetta così come la conosciamo oggi e la sua tipica forma tondeggiante. Intorno al 1700, poi, con la diffusione della pasta lievitata, la ricetta del Maritozzo si diffonde anche nelle botteghe e nelle case, diventando il tipico dolce romano delle festività. Con il Maritozzo, per esempio, si poteva infrangere il digiuno quaresimale, sostituendo lo strutto con il burro o l’olio d’oliva, e veniva chiamato scherzosamente Er Santo Maritozzo, oppure Quaresimale, essendo l’unico dolce ammesso in quel periodo dell’anno. Nel 1833, il più celebre tra i poeti romaneschi, Gioacchino Belli, scrisse addirittura un sonetto intitolato La quaresima, in cui esordiva dicendo “il vero cristiano è colui che durante la Quaresima mangia maritozzi”.

Oggi come e dove si mangia il miglior maritozzo romano

Il Maritozzo nasce quindi a Roma, ma si è piano piano diffuso in tutto il centro sud. La versione classica è quella laziale, dalla forma arrotondata, dove l’impasto è a volte arricchito con pinoli e uvetta e infine farcito con panna montata. Nelle marche il Maritozzo assume forma più allungata. Più a sud, in Puglia e in Sicilia, il Maritozzo invece è a forma di treccia e non prevede l’aggiunta di pinoli e uvetta nell’impasto. Oggi esistono innumerevoli reinterpretazioni del Maritozzo. Farcito con crema al cioccolato, al pistacchio, panna e fragole
o con il gelato. Molto popolare ultimamente anche il maritozzo salato, proposto anche in versione street food, come per esempio con alici e burrata, polpo e patate, baccalà e verdure. A Roma il Maritozzo è reperibile in ogni caffetteria o pasticceria che si rispetti.

Il maritozzo a  Roma: come e quando

Si tratta di un dolce lievitato che si consuma, principalmente, a colazione. Ovviamente deve essere freschissimo e farcito, preferibilmente al momento. Come freschissima deve essere la panna, montata artigianalmente. In ogni quartiere esiste almeno una pasticceria o bar rinomato per i maritozzi. Non è raro, dunque, vedere una fila di persone attendere il proprio turno fuori dalla porta, specialmente la domenica mattina. La domenica infatti è il giorno in cui i romani si concedono quel qualcosa in più. Esiste anche il Maritozzo salato. Sono molto buoni quelli di Maritozzo Rosso a Trastevere, varianti insolite e golose.

maritozzo varianti romaneEcco la lista della TOP 5

  • Regoli – Via dello Statuto 60 –  Esquilino
  • Il Maritozzaro – Via Ettore Rolli 50 –  Trastevere
  • Roscioli – Piazza Benedetto Cairoli – Pigna
  • Pasticceria Ghimenti – Via E. Jenner – Monteverde nuovo
  • Pasticceria Parenti – Via Ottaviano 33, Prati
  • Casa Manfredi –  Viale Aventino 91/93  – Aventino, Circo Massimo

Ed ora ai fornelli! La ricetta è semplice ma richiede pazienza e tempo.

Ingredienti

Per il lievitino:

  • 50 g di farina
  • 50 ml di acqua
  • 3 g di lievito di birra
  • 1 cucchiaino di zucchero

Per l’impasto:

  • 200 g di farina
  • 20 ml di latte
  • 45 g di miele
  • 40 ml di olio di semi
  • 1 tuorlo
  • 300 ml di panna fresca da montare per la farcitura
  • 50 g di zucchero a velo
Preparazione:

dough for donuts ciambelle impastoPrepara il lievitino, mescolando in una ciotola tutti gli ingredienti.
Lascialo crescere per circa mezz’ora. Intanto in una ciotola, mescola olio, latte, miele e il tuorlo. Aggiungi lentamente la farina impastando con una forchetta.
Unisci al composto il lievitino, aggiungendo altra farina fino a formare un impasto morbido. Continua ad amalgamare finché non ottieni ottenere un impasto ben liscio. Mettilo quindi a lievitare fino al raddoppio.
Dividi l’impasto in 6 palline uguali, dandogli una forma leggermente allungata.
Lascia nuovamente crescere fino al raddoppio.
Nel frattempo scalda il forno a 180°.
Prima di infornare spennella i panini con l’albume e  fai cuocere per 15 minuti circa.
Una volta ben raffreddati saranno pronti per essere farciti con la panna montata fredda.
Una spolverata di zucchero a velo, e via!

Vino consigliato in abbinamento:

Il vino ideale in abbinamento con il maritozzo alla panna semplice, può essere un Cannellino di Frascati. Oppure un Moscato d’Asti DOCG.
Nelle varianti con i frutti rossi, che non sono molto comuni ma esistono, ideale l’ Aleatico di Gradoli, dal colore rosso granato con tonalità violacee. Profumo aromatico e caratteristico, dona una sapore fresco, morbido , vellutato e dolce.

Buona colazione a tutti!