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Festival del carciofo romanesco: la seconda edizione dal 28 al 31 marzo 2023

Festival del carciofo romanesco: al via la seconda edizione. A Portico d’Ottavia dal 28 al 31 marzo 2023. Quest’anno coinvolgerà anche l’area di Campo de Fiori e Piazza Navona.

Il carciofo è, senza dubbio, il re degli ortaggi romani. Forse si tratta della verdure più amata dai romani in assoluto. Utilizzata con versatilità in molteplici ricette. Ottimi per la salute ed esplosivi nel gusto. Decisamente il carciofo meritava un festival tutto suo. Propriamente nei luoghi in cui il carciofo si cucina a tonnellate: Portico d’Ottavia, Campo de fiori e Trastevere. La Seconda edizione del festival del Carciofo romanesco prende dunque il via.  Per quattro giorni, si svolgeranno dunque, le celebrazioni del carciofo. Diciotto ristoranti presenteranno dei menù tutti a baste di carciofo. Dalle classiche fettuccine alle paste ripiene, di secondi come l’abbacchio ai carciofi, al gelato. Ebbene si il carciofo è così versatile da essere curiosamente utilizzato anche per realizzare un delizioso gelato. Che abbiamo avuto il piacere di degustare già nell’edizione passata.

gelato al carciofo

Semo romani, ma romaneschi de più

Questo è lo slogan scelto per la manifestazione che punta l’accento sulla romanità dell’ingrediente. Il carciofo si coltiva, infatti, in tutta la penisola. Ma per carciofo romanesco si intende, principalmente quello a KM zero, proveniente ossia, dal territorio laziale. Si tratta, come noto, di un prodotto stagionale, che viene sostituito, fuori stagione da altri. Non è un caso, quindi, che il festival si tenga nel clue della stagionalità.

La conferenza stampa di presentazione a Palazzo Costaguti

Oggi, 20 marzo 2023, nella splendida cornice di Palazzo Costaguti, si è tenuta la conferenza di presentazione del Festival. La conferenza, moderata dal giornalista Daniel Della Seta, ha visto la partecipazione delle istituzioni ed associazioni di categoria. Interessanti gli interventi dei relatori, tutti concordanti sui temi della qualità, promozione e cultura.

palazzo costaguti festival del carciofo romanesco

I relatori e i temi

Ha aperto la conferenza Giovanni Cannata, Rettore dell’università Mercatorum, che ha sede proprio nel Palazzo Costaguti. Il suo intervento ha ribadito l’importanza di tutte le iniziative che possano favorire un flusso fra le piccole e medie imprese e il mondo universitario. Ha parlato anche l’onorevole Angelo Rossi, consigliere del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare. Nel suo intervento ha sottolineato che il concetto di Sovranità alimentare vuole valorizzare la volontà di una nazione di scegliere come nutrirsi.
La presidente del I Municipio, Alessandra Sermoneta, ha parlato di formazione. Del valore che le professionalità coinvolte nella filiera possono aggiungere all’esperienza enogastronomica.

presentazione seconda edizione del carciofo romanesco

Il turismo esperienziale

Il turismo esperienziale, come ben sappiamo, è una delle principali attrazioni delle città d’arte. Come sostiene Claudio Pica presidente della FIEPET.portico d'ottavia festival del carciofo
L’assessore alle politiche del turismo, sport e moda, Alessandro Onorato ha ricordato che Roma è la destinazione n° 1 dai buongustai di tutto il mondo. Questo primato deve supportato da un’offerta di eventi che sostenga il flusso turistico anche in bassa stagione.
Dello stesso parere è Angelo di Porto, l’anima propulsiva dell’iniziativa. Ristoratore da generazioni, che crede fermamente che non si possa fare turismo di qualità se non si parte dalla materia prima.
Viaggiare in bassa stagione può costituire una modalità intelligente e confortevole per un turismo di qualità. Lo sostiene anche Valter Giammaria, Presidente di Confesercenti Secondo il quale bisogna utilizzare l’enogastronomia per sostenere anche altri rioni. Per far sentire i turisti parte della cultura familiare del luogo.

Perché proprio il carciofo?

Sapete quanti carciofi passano per Roma ogni anno? Oltre cento milioni, un numero da capogiro, come riporta

seconda edizione festival del carciofoDavid Granieri, della Coldiretti Roma e  Lazio. A causa della stagionalità ma anche delle politiche di distribuzione, non tutti sono carciofi a KM 0. È importante invece, puntare sul prodotto locale. Un vegetale eletto protagonista di un evento non deve sorprendere.  Anche perché, in tutto il mondo, si sta registrando un crescendo continuo in interesse verso l’alimentazione vegetariana. Soprattutto le nuove generazioni, come noto, sono sempre più attente all’alimentazione ed alle tematiche di sostenibilità. Quindi l’alimentazione si sta sempre più indirizzando verso una scelta vegetariana. Come sostiene anche Carlo Hausmann, direttore di Agrocamera. Il carciofo è l’unico ortaggio per il quale la gente fa follie.

Al via , dunque, la seconda edizione del Festival del carciofo romanesco.

L’inizio della manifestazione è previsto per il 28 marzo alle 11.00 a Portico d’Ottavia. Taglierà il nastro il Ministro dell’Agricoltura e Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida. Tutti pronti allora a degustare i carciofi romaneschi, pechè, come cita lo slogan dell’evento “Semo romani, ma romaneschi del più”